Maiorca: un’isola per ogni esigenza

Maiorca è isola dai tanti paesaggi ed ognuna delle sue meravigliose località risponde alle più diverse esigenze del turista. Famiglie, sportivi, coppie in viaggio di nozze, naturalisti, giovani, amanti dell’arte e della storia; per ognuna di queste categorie esiste il posto giusto per godere della sua bellezza.

Così immaginando di muoversi dall’estremità nord si possono apprezzare la fenicia Alcudia, dove si trovano i resti del’antica Pollentia, Cap de Formentor, col suo faro a strapiombo per circa 200m sul mare, Pollenca, la Pollentia romana, e Lluc, il luogo di venerazione della patrona di Maiorca Mare de Deu de Lluc. Proseguendo s’incontrano Sòller, di origine araba ricca di bar e ristoranti concentrati nella Plaza de la Costituciò, Dejà, piccolo paese di collina frequentato da scrittori ed artisti per la bellezza del paesaggio, le gallerie ed i locali di tendenza, Valldemossa dove spiccano le tejas pintadas (le tegole dipinte) capaci – secondo la tradizione maiorchina – di tenere lontane le disgrazie. Sempre a Valldemossa, sul monte Tex, è arroccata la Cartuja (la Certosa) in cui soggiornarono tra il 1838 ed il 1839 la scrittrice G.Sand ed il suo amante F.Chopin. Andando verso sud ovest è Banyalbufar, villaggio marinaro del X secolo dove sorge l’edificio de La Baronia (XVI sec.) e Estellencs, borgo montano da dove si può partire per le escursioni al Parco Naturale della Sa Dragonera o la Serra.

Sul versante orientale troviamo Capdepera, piccolo paese di collina su cui domina il Castillo (XIII sec.), Artà, città medievale con la chiesa del San Salvador, Porto Cristo, meraviglioso paesino sul mare, Felanitx, centro di lavorazione delle ceramiche. Di fronte alla costa meridionale – infine – c’è il Parco Nazionale dell’arcipelago di Cabrera che oltre ad essere un paradiso naturale è anche luogo di memoria. L’isola di Cabrera, infatti, fu usata come carcere e nel suo Castello è conservato il monumento ai prigionieri francesi reclusi tra il 1809 ed il 1813.